Opinioni di un introverso

In sintesi ecco il mio problema e quello di molti altri introversi (credo). Io sono convinto che l'umanità in generale (me compreso) sia ancora oggi sostanzialmente malata di mente (vedi nota 1) e/o in uno stadio infantile. Faccio fatica a nascondere questa terribile idea, e cerco di condividerla con altri, ma siccome quelli che la pensano come me su questo punto sono rarissimi, diciamo l'1% della popolazione, sono costretto a nascondere la mia opinione per non offendere il 99% delle persone con cui mi capita di interagire, e a far finta di essere sano come loro credono di essere, altrimenti sarei considerato un imbecille e/o un arrogante. Questa finzione è per me stancante e stressante per cui non posso esercitarla per più di un certo tempo, dopodiché sento il bisogno di ritirarmi in solitudine per riposarmi.
Io sarei molto più socievole e passerei molto più tempo in compagnia di altre persone se potessi liberamente esprimere le mie idee sulla natura umana senza offendere, irritare o annoiare nessuno e senza essere preso per un imbecille o un arrogante, per cui devo rassegnarmi a brevi interazioni insincere con persone "normali" consolandomi con la compagnia letteraria dei grandi filosofi e psicologi che mi hanno insegnato e convinto che l'uomo è ancora malato di mente o in uno stadio infantile, nonostante il progresso scientifico e tecnologico.
Inutile dire che chi non è consapevole di essere malato difficilmente cercherà di curarsi, per cui parlare con malati che si credono sani è piuttosto limitativo oltre che difficile, sgradevole e ansiogeno, soprattutto perché devo evitare di esprimere, in linguaggio sia verbale che non verbale, cose che possano tradire ciò che penso del loro stato mentale.
Beh? Che ne pensate di questa analisi? Qualcuno di voi ci si ritrova?

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NOTA 1: Cerco di spiegare cosa intendo per malattia mentale.
La mente (e in essa includo psiche, ragione, coscienza, memoria, logica, intelligenza, inconscio, sistema nervoso, sentimenti, empatia, cognizioni, credenze ecc.) si è formata durante l'evoluzione della nostra specie come strumento adattativo, per risolvere i problemi e in tal modo aumentare le nostre probabilità di sopravvivenza. Quindi una mente sana è quella che aiuta a star meglio possibile sia individualmente che come gruppo e specie, cioè fa quello per cui si è formata.
Ora, siccome la condizione dell'uomo sulla terra è ancora generalmente miserabile (basta pensare al tasso di povertà, alla schiavitù de facto, alle guerre, alle discordie, alle nevrosi e psicosi, alla solitudine, alle crisi economiche, al terrorismo, disperate migrazioni di massa ecc.) e in occidente stiamo diventando sempre più poveri e soli, e stiamo rischiando guerre nucleari, stiamo dilapidando irreversibilmente il pianeta e causando catastrofi ambientali, e non cerchiamo di cambiare rotta, e ognuno si aspetta che sia qualcun altro a risolvere i problemi personali e comuni, cosa che ovviamente non avviene, evidentemente non stiamo usando la mente per migliorare la situazione, ma la usiamo così male da stare sempre peggio ormai a livello planetario. La nostra mente è malata perché ci spinge a comportarci in modo da diminuire il nostro benessere anziché aumentarlo, e porterà prima o poi la nostra specie all'estinzione o a una decimazione, e comunque la renderà sempre più infelice e assurda, a meno che non ci curiamo in tempo.
Meno di un secolo fa il nazismo ha dimostrato con quanta facilità un intero popolo possa impazzire affascinato da uno psicopatico. Cose del genere possono ancora accadere perché quella pazzia non è stata ancora riconosciuta come tale. L'elezione di Trump è un altro sintomo di una follia diffusa.
Categorie: Solitudine, Introversione, Psicopatia
Da Il mondo visto da me (2017-08-04)